Il mondo dei DSA: leggiamo insieme le certificazioni

Servizio del Settore Psicoterapia del Centro Benedetta d’Intino Onlus

PARLIAMONE INSIEME
Crescere con i bambini oggi, tra genitorialità ed educazione

NONO CICLO

28 GENNAIO 2017
ORE 10.00-12.00

Milano, Sala Monicelli del Centro Benedetta D’Intino Onlus
via Sercognani, 17

 

 

IL MONDO DEI DSA: LEGGIAMO INSIEME LE CERTIFICAZIONI

 

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), oggi estremamente diffusi, sono riconoscibili in una percentuale tra il 2,5 e il 3,5% della popolazione italiana in età scolare. Sebbene circa il 30% degli utenti dei servizi territoriali per l’ Età Evolutiva presenti un DSA, tali disturbi sono spesso, ancora oggi, non diagnosticati, riconosciuti tardivamente e confusi con altri tipi di difficoltà.

I bambini con sospetto DSA vanno individuati a scuola. Gli insegnanti devono poi confrontarsi con i genitori ed eventualmente consigliare una valutazione, che sia il più precoce possibile. In questo modo i bambini possono essere aiutati tempestivamente, eventualmente su vari fronti, cognitivo ed emotivo, e nei vari contesti cioè a casa e a scuola.

Ma cosa significa per il bambino e la sua famiglia impattare con una diagnosi di DSA e avere una certificazione?

Noi diamo al DSA una lettura multidimensionale, lo consideriamo cioè come intreccio tra difficoltà cognitive e neuropsicologiche da un lato e aspetti emozionali dall’altro, considerati nel loro condizionamento reciproco. Il DSA deriva infatti dall’incontro tra un corpo, la basa biologica, e l’ambiente, cioè le esperienze con le figure di riferimento. I fattori costituzionali interagiscono con le caratteristiche affettive del contesto in cui il bambino è cresciuto.

Come sappiamo, nei DSA si rileva un’alta presenza di comorbilità, sia tra le diverse tipologie del disturbo stesso (Dislessia, Disgrafia, Disortografia, Discalculia), sia con altre condizioni cliniche quali disturbi del comportamento, d’ansia, dell’umore, iperattività. Il disagio emotivo interrelato o conseguente al DSA è infatti molto frequente.

La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Per poter attivare tali strumenti compensativi è necessario che la diagnosi porti ad una certificazione compilata, secondo precise regole formali, in strutture specificatamente individuate.

Il percorso diagnostico non deve però avere come unico obiettivo la compilazione della certificazione, ma deve porsi come punto di partenza per percorsi di elaborazione nel bambino e nei genitori, l’eventuale avvio di trattamenti riabilitativi e di supporto psicologico al bambino e/o ai genitori, oltre che per predisporre programmi scolastici calibrati sugli specifici disturbi.
Se la neurodiversità si intreccia con la costruzione della mente, lo sguardo è al bambino intero, globale, che va compreso e sostenuto sui diversi fronti, riabilitativo, metacognitivo e psicologico e non va visto come bambino da aggiustare o compensare.

È tenendo conto di tutto ciò che la diagnosi DSA va compresa, tradotta ed elaborata per muovere processi trasformativi profondi nel bambino, nei genitori e negli insegnanti, fondamentali in un’ottica di cura e di prevenzione di eventuali disagi futuri.

 

 

 

Suggerimenti bibliografici

 

Guida alla Dislessia per Genitori – Edizione 2012 scaricabile gratuitamente dal sito della

Associazione Italiana Dislessia (A.I.D.) www.aiditalia.org

Libri Liberi, 2002 (è possibile fare richiesta direttamente all’A.I.D)

I due volumi della Collana, 2009, “Cosa sapere su tuo figlio” , 4-5 anni, 6-8 anni, Edizioni Erickson, Trento

Di Renzo M., Bianchi di Castelbianco F. (a cura di), 2013, “Le dislessie”, Edizioni Magi, Roma

Maiello S. (a cura di), 2011, “Gioco e linguaggio”, Collana Cento e un bambino, Astrolabio Roma

Pinton A., 2011, “Mio figlio è dislessico”, Red, Milano

Quagliata F., Reid M. (a cura di) 2011, “Essere genitori”, Collana Cento e un bambino, Astrolabio, Roma

Rossi Doria (a cura di), 2011, “Genitori e insegnanti”, Collana Cento e un bambino, Astrolabio, Roma

Reid G., 2013, “E’ dislessia!”, Erikson, Trento

Stella G., Storie di dislessia. Bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana. Ed.

Vegetti Finzi S. e Battiston A. M. 1996,”I bambini sono cambiati

Vegetti Finzi S., “A piccoli passi”, Mondadori, Milano

Waddel Margot (2000), “Mondi interni”, Bruno Mondadori, Milano

 

(a cura di Ilaria Dufour ed Emanuela Maggioni)

 

 

Emanuela Maggioni, Neuropsichiatra Infantile, Direttore Sanitario del Centro Benedetta D’Intino Onlus, Ilaria Dufour, Psicoterapeuta esperta in età evolutiva del Centro Benedetta D’Intino Onlus e Raffaella Schirò, Pediatra di libera scelta, presenteranno questi temi e dialogheranno con il pubblico. Chairperson: Sara Micotti, Psicoterapeuta esperta in età evolutiva e Direttore scientifico del Settore Psicoterapia del Centro Benedetta D’Intino Onlus

 

 

 

 

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